Publicato il : 7 Maggio 2024 |

Lettura: 7 |

Visto : 153

Tags:

 SAGI – il nome dell’airone in giapponese

Gli aironi sono comunemente avvistati in piedi sereni, lungo i fiumi o nelle paludi, sulle loro lunghe zampe sottili; quando spicca il volo, si può assistere a uno spettacolo di inaspettata maestosità. A differenza della sua cugina, la gru, che simboleggia la pace, la fortuna e la longevità, il significato dell’airone è più misterioso: legato agli spiriti, agli dei, alla morte e a un altro mondo.

I Simboli del Buon Auspicio dell’ Airone e altre qualità

Per i Giapponesi gli Aironi hanno un significato molto importante, sono considerati come un tesoro nazionale ed appaiono sempre nella letteratura, arte e folklore tradizionale. Il significato dell’airone giapponese è il simboli di portafortuna e di longevità. I miti Giapponesi raccontano che gli Aironi possono vivere oltre a mille anni ! Rappresentano anche la fedeltà, gli Aironi avranno una sola compagna durante la loro vita. 

Infine questi magnifici uccelli sono simbolo di speranza e di pace.

Legame con l’aldilà e la morte

Rappresenta nella cultura giapponese un elemento della natura legato al modo degli spiriti, al mondo degli dei (ultraterreno) e in generale alla morte e a un altro mondo. Una guida per maturare i legami non elaborati dei lutti

Longevità

I miti Giapponesi raccontano che gli Aironi possono vivere oltre a mille anni !

Fedeltà

Rappresentano anche la fedeltà, gli Aironi avranno una sola compagna durante la loro vita.

Sapienza

L’airone è considerato simbolo di sapienza e longevità in tutte le culture.

Origini e simbologia dell’airone

L’airone nella mitologia giapponese

Il primo riferimento noto a un airone nella letteratura giapponese potrebbe trovarsi nel Kojiki, opera letteraria più antica del Giappone, redatta nel 712, e contiene una serie di miti della creazione che costituiscono la spina dorsale della religione shintoista e del folclore del paese. In una storia, quando un principe muore lontano da casa, la sua anima si trasforma in un uccello bianco. Sebbene non sia esplicitamente nominato come un airone, gli studi indicano che si tratti probabilmente proprio di questo uccello. “L’airone bianco assume un aspetto ultraterreno nella mitologia e nel folclore giapponese”. Si aggiunge anche il fatto che gli aironi appaiono spesso in prossimità della morte e che gli uccelli in generale sono associati alla morte e ai funerali, persino alle processioni o ad altri riti funebri.

Gli aironi bianchi sono spesso raffigurati nelle storie e nelle stampe ukiyo-e (su carta con matrici di legno) come messaggeri degli dei o come simbolo di purezza e trapasso. Quando compaiono altri aironi, come l’aosagi (airone azzurro) o il goisagi (airone notturno), la loro presenza può essere più inquietante. Un ornitologo ha scritto un intero libro per spiegare perché i giapponesi considerano gli aironi grigi (come quello presente in alcuni film come “Il ragazzo e l’airone”) inquietanti o malinconici rispetto alla loro immagine più positiva all’estero.

Parlando del mito degli Yōkai, gli animali longevi che si trasformano in spiriti mostri, abbiamo un dipinto del 1700 che raffigura un aosagi o goisagi appollaiato su un albero, che brilla di un inquietante fuoco blu. Chi vede l’uccello luminoso ipotizza che possa essere un fantasma o un mutaforma. L’aosagi si mimetizza e ha una connotazione di oscurità in questi contesti. In volo, si confondono con la notte e scompaiono, per riapparire quando c’è luce. Questo passaggio tra buio e poi luce potrebbe essere un indicazione simbolica sul ciclo della vita, sul fatto che quando le persone muoiono, tornano nel grande aldilà (giapponese). Il tema dell’ultraterreno dell’airone continua in un’altra storia tratta dal Racconto della famiglia Taira, scritto nel 1300. In essa l’imperatore Daigo avvista un airone e ordina di catturarlo, poi si delizia mentre danza per la corte e lo libera per farlo volare via. Gli attori indossano costumi bianchi per simboleggiare la purezza dell’uccello.

Gli aironi compaiano così tanto nel folclore perché sono personaggi familiari ai contadini, spesso avvistati nei campi. Una danza rituale chiamata Shirasagi no Mai (Danza dell’airone bianco) viene eseguita regolarmente al tempio Sensoji di Tokyo dal 1652, ma ha origini ancora più lontane, risalenti all’XI secolo circa. Nello spettacolo, i danzatori vestiti da aironi volteggiano lentamente, si tuffano e fanno alti passi, accompagnati da una musica solenne di flauto e tamburo. Originariamente eseguita presso il Santuario Yasaka di Kyoto, la danza ha lo scopo di allontanare le pestilenze.

fonte: nationalgeographic.it

Yōkai Aosagibi – l’airone Blu Fuoco

Detto anche Aosagi o Goisagi

Quando raggiungono un’età avanzata, molti tipi di uccelli si trasformano in Yōkai magici con poteri inquietanti. Aosagibi è il nome di un bizzarro fenomeno causato dagli aironi trasformati, in particolare l’airone notturno dalla corona nera. Presente lungo le isole e le coste, questo airone predilige zone remote con fitti canneti e fitti boschi. Sebbene Aosagibi sia più comunemente attribuito a questo particolare uccello, altri aironi e uccelli selvatici come anatre e fagiani sono in grado di sviluppare questa manifestazione. L’Aosagibi è più comunemente visto di notte, o sugli alberi dove riposano gli aironi, vicino ai fiumi dove cacciano, o nel cielo al crepuscolo mentre gli uccelli volano sopra di loro.

Gli aironi longevi sviluppano squame lucenti sul petto, che si fondono insieme dalle loro piume. Ad ogni respiro, soffiano dal becco una polvere gialla iridescente che si disperde nel vento. Durante le notti autunnali, i loro corpi irradiano un bagliore bianco-bluastro. Il loro alito polveroso si accende in luminose palle di fuoco blu, che soffiano sull’acqua o in alto sugli alberi. Queste palle di fuoco non possiedono calore e non accendono ciò che toccano, ma alla fine evaporano al vento.

Come la maggior parte degli uccelli selvatici, gli aironi notturni sono timidi e fuggono dagli umani. Anche dopo essersi trasformati in Yōkai, mantengono la loro timidezza. Mentre la vista di una colonia di uccelli selvatici che respira fiamme blu e fa strani richiami in una fresca notte d’autunno può essere piuttosto sconcertante, gli Aosagibi non creano  alcuna minaccia. Tuttavia, poiché il loro alito di palla di fuoco sembra simile ad altri fenomeni, (Alcuni in realtà pericolosi) diviene necessario prestare attenzione per evitare di confondere l’Aosagibi con Onibi o altre luci soprannaturali.

fonte: kojinnomichi

L’airone nella mitologia europea

Questi bellissimi uccelli sono citati nelle Metamorfosi di Ovidio: secondo quanto raccontato dal poeta romano un airone si levò in volo dalla cittadina di Ardea dopo che fu ridotta al suolo da Enea. Da qui l’origine del loro nome scientifico, ad esempio Ardea cinerea o Ardea purpurea. Nell’immaginario e nella simbologia legata agli uccelli, l’airone cenerino ha diversi significati che ne fanno un animale carico di suggestioni.

Per tradizione è una creatura malinconica e diversi scrittori hanno usato l’airone come simbolo per le loro storie. “L’airone” di Jean De La Fontaine, che passa tutto il giorno ad aspettare la preda più succulenta rimanendo a fine giornata a becco asciutto, rappresenta chi troppo vuole nulla stringe. Quello di Esopo si ritrova ad aiutare un lupo in difficoltà finisce gabbato dal malvagio animale. Per Giorgio Bassani, l’autore del Giardino dei Finzi Contini, l’airone diventa – nel romanzo omonimo – un simbolo carico di significati esistenziali e riflessioni sulla condizione umana. La leggenda della mitica Fenice trova la sua origine proprio nell’airone. L’airone sacro agli egizi tornava ogni anno sul Nilo nel periodo delle inondazioni, diventando così simbolo di ritrovata fertilità e abbondanza. In Egitto la Fenice sotto forma di airone è rappresentata in alcune tombe dove era adorata dal defunto, come simbolo di rinascita e trasformazione.

fonte: lipu.it

L’Airone nella mitologia Egizia

L’airone dal ventre bianco e dalle piume grigie, dal lungo becco grigio e senza il ciuffo in testa, nel contesto della simbologia esoterica egizia ha una sua connotazione peculiare e non va assimilato al più noto simbolo della fenice (Benu) che invece ha il ciuffo in testa e anche sulla coda. Quest’ultima, come ho annotato in altro articolo si relaziona alla precessione equinoziale nella trasfigurazione luminosa relata al fuoco solare del primo tempo, nel quadro della cosmologia egizia; l’airone invece ha connotazioni lunisolari e la sua luminosità ha splendore terreno e destino di potere attuale.

Fonte: esonet.org

Scopri l’Airone vendute nel nostro negozio